Transfrontalieri regole chiare e precise per tutti

Il gruppo consiliare Fratelli d’Italia di Regione Lombardia, durante la seduta assembleare sul tema dei frontalieri, è intervenuto per chiarire le discrasie interpretative tra le Autorità fiscali di Italia e Svizzera, circa la corretta definizione dei “Comuni di confine” e della platea di soggetti che avranno diritto alle disposizioni del “regime transitorio” contenuto all’articolo 9 del nuovo Accordo sulla tassazione dei frontalieri del 23 dicembre 2020, confermando quanto già esplicitato dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale e riaffermando definitivamente che per l’Italia esiste un unico elenco dei Comuni di confine, formato da tutte quelle località che sono poste entro i venti chilometri tra i due Stati, senza dunque il requisito ulteriore che il Comune fosse limitrofo al Cantone in cui lavora il frontaliere così come statuito dalla procedura di amichevole composizione nella quale viene condiviso tra Italia e Svizzera l’elenco dei comuni compresi nella zona di 20 km dal confine tra gli Stati contraenti.

“Con le modifiche a questa mozione chiediamo che venga ascoltata la voce di tutti gli oltre cento comuni nuovi frontalieri e, per rispetto nei confronti dei cittadini frontalieri ivi residenti, che venisse chiarita, una volta per tutte, la loro situazione, senza più incertezze procedurali – hanno affermato i Consiglieri regionali di FDI Giacomo Zamperini, Luigi Zocchi e Alessia Villa –  Inoltre, abbiamo richiesto la convocazione del tavolo interministeriale previsto dall’art.13 della legge 83/2023 di ratifica dell’Accordo con la Svizzera, all’interno del quale sono rappresentati tutti gli stakeholder, comprese le parti sindacali, ed è per questo l’organismo preposto utile a risolvere tutte le problematiche che da qua in avanti si potrebbero creare, anche perché questo nuovo accordo va ovviamente monitorato e qualora ci fossero delle correzioni da fare, è utile intervenire in modo tempestivo e puntuale. Bisogna avere la volontà precisa, da una parte di non creare cittadini di serie A e cittadini di serie B e dall’altra di fare rispettare le regole, che devono valere per tutti, senza privilegi o discriminazioni. Questi sono gli obiettivi per i quali FDI ha chiesto di integrare la mozione”.

didascalia: Giacomo Zamperini Consigliere Regione Lombardia

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